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Plastica al macero in nome dell'ambiente
28 novembre 2007 alle 12:23:00 IT - OLLOLAI 2007

Ollolai. Presentato il progetto del Bim Taloro che punta a ridurre del 40 per cento i rifiuti di imballaggi



«A volte le iniziative più umili sono le migliori», avverte l'assessore comunale all'Ambiente Giovanni Mazzette presentando il progetto Ecobimballaggi promosso dal consorzio Bim Taloro. L'idea è rivoluzionaria: cambiare le abitudini legate al consumismo abbattendo del 30-40 per cento i rifiuti derivati da imballaggi nei comuni aderenti al consorzio (Austis, Fonni, Desulo, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Ovodda, Tiana, Teti, Tonara ed Orgosolo). Come fare? Semplicemente coinvolgendo nel progetto commercianti, scuole e tutta la cittadinanza, cioè i venticinquemila abitanti del territorio del bacino imbrifero montano del Taloro. «Un'impresa possibile - hanno spiegato durante la presentazione del progetto, tenutasi a Ollolai domenica scorsa, i tecnici Mario Nonne ed Alessandra Salis -. Grazie alle adesioni dei centri commerciali naturali (le associazioni dei commercianti dei tredici comuni), delle scuole e al coinvolgimento di tutta la popolazione in un progetto innovativo fondato sulla partecipazione attiva». Per il consorzio Bim Taloro un altro tassello da incardinare in un più ampio progetto di sviluppo sostenibile che prevede la realizzazione di un centro di raccolta e valorizzazione degli inerti e la realizzazione di opifici per l'energia rinnovabile. «Il nostro obbiettivo - precisa Gabriella Manca, vice presidente dell'ente montano - è quello di perpetuare nel tempo la salute del nostro territorio, puntando su azioni innovative che tutelino l'ambiente. Per questo il progetto sugli imballaggi prevede il coinvolgimento della popolazione». Il via è previsto per il mese di gennaio con l'attività informativa: migliaia di brochure distribuite porta a porta, assemblee, attività ludico-ricreative per i più piccoli ed incontri mirati con gli operatori commerciali.

Si passerà poi alla creazione dei cosiddetti negozi ecologici con la distribuzione di detersivo alla spina, l'eliminazione delle buste di plastica, la distribuzione di buste da utilizzare per la raccolta differenziata e contenitori riutilizzabili. Prevista, pure, la distribuzione dei cosiddetti carrelli della nonna. Per incentivare i commercianti è stata decisa la promozione della catena degli econegozi, mentre, l'utenza potrà concorrere, con la semplice raccolta punti, a viaggi premio per i più ecologici. Un programma articolato che vede il cofinanziamento dell'assessorato regionale all'ambiente, che nell'intenzione degli amministratori «concorrerà a modificare le abitudini consumistiche che decuplicano la produzione dei rifiuti». Una sfida ambientale che parte da comunità che sono leader nella raccolta differenziata, con oltre il 60 per cento di rifiuti recuperati e che sempre di più sono all'avanguardia nella tutela ambientale. «Nei prossimi giorni - annuncia Giovanni Mazzette - apriremo una vertenza con la Regione per definire una volta per tutte la questione tariffaria che, ad oggi, penalizza proprio coloro che sono virtuosi a favore di coloro che attualmente con il deposito in discarica pagano una tariffa notevolmente inferiore». Il fatto è che le meno virtuose sono proprio le grandi città. Una vertenza che, tuttavia, sembra nascere nel modo migliore: non la ricerca di privilegi o assistenze ma un premio per un indiscutibile ed insuperabile sensibilità ambientale. «Anche perché - chiude l'assessore Mazzette - i cittadini iniziano a chiedere di vedersi riconosciuta, con concreti sconti della tariffa, la capacità di mobilitazione». MICHELE ARBAU

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