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Taloro, depuratore a pieno regime
06 maggio 2008 alle 08:10:00 IT - OLLOLAI 2007

Dal 2 maggio smaltisce i reflui di Ollolai, Teti e Olzai - Presto altri paesi utilizzeranno l’impianto che fornisce acqua per irrigare le pianure del Campidano



OLLOLAI. Il depuratore del Consorzio Imbrifero che comprende tredici comuni del Gennargentu, collocato lontano dagli occhi di tutti, nella valle del Taloro in agro di Ollolai, ma ai confini di quelli di Teti e Olzai, rimane in funzione 24 ore su 24. Dal 2 maggio i reflui fognari di una parte di questi paesi scorrono verso quell’impianto e attraverso 42 chilometri di condutture. Un deflusso dall’alto verso il basso, ininterrotto, che tiene in funzione l’impianto consortile. Ma per il momento sono tre i paesi della montagna che usufruiscono dell’impianto: Gavoi, Ollolai e Ovodda.
Ma nel corso delle prossime settimane anche i comuni di Fonni, Lodine, Teti e Tiana verseranno le acque”nere” nel depuratore per essere trattate, rese pulite e immesse nell’alveo del fiume Taloro, verso il bacino artificiale di Benzone, per la produzione dell’energia elettrica e infine verso il lago Omodeo.
Da dove verranno destinate agli usi agricoli e civili del più grande bacino artificiale della Sardegna. Così il depuratore appena nato si renderà utile non soltanto per eliminare gli scarichi fognari dai laghi di Gusana e Cucchinadorza, situati a monte dell’impiano e a valle dei paesi produttori di refllui urbani liquidi, ma anche per i diversi utilizzi idrici delle pianure della media valle del Tirso e del Campidano. Un esempio di infrastruttura igienico-primaria da imitare, quindi.
Ogni bacino imbrifero della Sardegna potrebbe avere un depuratore consortile al posto di quelli paesani non sempre funzionali e comunque sempre molto dispendiosi di denaro pubblico e privato.
Il bacino imbrifero è l’insieme dei territori compresi all’interno delle linee dei crinali dei terreni degradanti sui quali scorrono verso valle le acque: quelle sorgive e quelle reflue degli abitati.
Queste ultime debbono essere rese pure. Questa la funzione del depuratore consortile della valle del Taloro. “L’impianto di depurazione del Bim - afferma Giulio Mereu, direttore dei lavori dell’opera - necessita di circa due mesi per funzionare a regime, in tale arco di tempo, si procederà all’innesco dei processi biologici necessari al corretto funzionamento del ciclo depurativo. Gli effetti sull’ecosistema dei due laghi, Gusana e Cucchinadorza, invece, sarà immediato”.
Come immediati saranno i benefici economici per i paesi che usufruiranno dell’impianto ideato nel 1985 dall’allora presidente del Bim, Antonio Mazoni e realizzato nel corso di decenni dagli altri presidenti per la soddisfazione di Efisio Arbau, che lo ha inaugurato.
“Se tutti gli amministratori locali - ha tenuto ad affermare l’attuale presidente del Bim e sindaco di Ollolai, Arbau -avessero pensato così come quelli del consorzio Bim Taloro, i depuratori sarebbero sicuramente efficienti e, soprattutto, più a basso costo, come il nostro perchè è intercomunale e unico per sette paesi”. fonte nuovasardegna.it GMSedda

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