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È stato presentato il 30 aprile, sulle sponde della lago di Gusana, nei locali del ristorante Sa Valasa, il bilancio sociale 2007-2008 del Consorzio del bacino imbrifero montano del Taloro. La presentazione pubblica segue la pubblicazione di un libricino giunto in tutte le case dei cittadini dei 13 comuni che compongono il Bim Taloro in cui è illustrato il bilancio dell'ente montano.
La redazione del bilancio sociale, eseguito da una società esterna dopo un'attenta lettura di tutti gli atti dell'ente, non è obbligatorio per legge, ma l'ente imbrifero lo ha voluto per rendere conto a tutta la popolazione delle politiche e degli interventi realizzati e degli impegni presi per il futuro nei primi due anni di amministrazione del direttivo guidato dal presidente Efisio Arbau. «Si tratta in poche parole - sottolinea Gabriella Manca, vice presidente del Consorzio - di un atto di trasparenza e rispetto verso tutti i cittadini in linea con un nuovo modo di amministrare inaugurato nel 2006 nel momento in cui si è insediata la nuova assemblea. Tutti devono avere la possibilità di conoscere ciò che avviene all'interno del Bim, come si lavora e come si investono i finanziamenti, senza segreti, senza ambiguità. Così tutti hanno la possibilità di giudicare con cognizione di causa: criticare, fare proposte». Con il bilancio sociale, pertanto, il Bim Taloro ha voluto fare pubblicamente un quadro completo e unitario dell'attività svolta.
Nel presentare il lavoro, la funzionaria della società che ha svolto il bilancio, ha sottolineato che ciò che ha contraddistinto la politica del Bacino imbrifero montano è «l'equità, la trasparenza e la formazione del personale», per un lavoro che, per semplicità, è stato analizzato e classificato in tre ambiti: economico, ambientale, sociale-turistico-culturale.
Ne è emerso un quadro positivo, in cui ha trovato spazio la valorizzazione del territorio, dell'ambiente, delle associazioni, della cultura, delle tradizioni, dell'identità. I lavori sono stati chiusi dalla presentazione di due progetti redatti da giovani professionisti: l'illuminazione pubblica e la promozione delle energie rinnovabili.
Due esempi di risparmio di risorse per le casse pubbliche offrendo ai cittadini un miglior servizio e minori emissioni di Co2. Ha concluso l'intervento del presidente Efisio Arbau che ha voluto ricordare che oggi «il Bim è dei cittadini. Oggi tutti sanno dove si trova, chi ne fa parte, cosa fa. Un Bim che parla con i cittadini, con le porte e le finestre aperte a tutti. Non dobbiamo, pertanto, piangerci addosso: non siamo all'anno zero anche se il lavoro da fare è molto». ( m. ar. )