Membri : 0
prefetto di Nuoro Vincenzo D'Antuono
Gli otto primi cittadini hanno invocato una maggiore attenzione per i loro paesi -Summit positivo con gli amministratori dell'Unione Barbagia Il rappresentante del governo ha voluto portare sul territorio il comitato per l'ordine e la sicurezza. Presenti i vertici delle forze dell'ordine.
«Siete sulla buona strada, continuate a lavorare insieme e i risultati non tarderanno ad arrivare». Con queste parole il prefetto di Nuoro Vincenzo D'Antuono ha salutato i sindaci dell'Unione Barbagia riuniti a Gavoi martedì pomeriggio per un comitato straordinario sull'ordine e la sicurezza. Il rappresentante del governo insediato da tre mesi ha voluto organizzare una riunione sul territorio per «ascoltare» dal vivo le voci dei sindaci. Presenti gli otto primi cittadini dell'Unione (Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Oniferi, Ovodda, Tiana e Sarule) che hanno illustrato al prefetto le problematiche dei propri paesi. Un coro unanime ha tuttavia rimarcato con orgoglio «che le nostre comunità vivono una situazione dell'ordine pubblico ideale».
I SINDACI Un'affermazione che non ha comunque impedito che emergessero alcuni problemi anche piuttosto seri. In particolare, i sindaci di Gavoi (paese scosso dalla recente uccisione di Dina Dore), Salvatore Lai, e di Sarule, Antonio Gaia, hanno sottolineato la necessità del coinvolgimento delle fasce più giovani nelle attività istituzionali. «Dobbiamo lavorare in sintonia - ha detto Gaia - con la scuola, la chiesa e tutte le istituzioni affinchè il buon esempio parta da chi ha responsabilità istituzionale». Il sindaco di Sarule ha poi rimarcato la necessità di investimenti nel settore dello sport, al fine di consentire alle giovani generazioni di crescere in ambienti «positivi». Il sindaco di Tiana, Cesarina Marcello, ha invece posto l'accento sulla necessità «di non svuotare i piccoli comuni da tutti i servizi pubblici, in quanto non garantire uno standard di vita adeguato a nostri cittadini è la premessa per lo spopolamento».
L'ORGOGLIO Sulla stessa lunghezza d'onda il sindaco di Lodine, Francesco Bussu, il quale ha però precisato con orgoglio «che l'esempio che i nostri comuni hanno dato, con la cancellazione della dispendiosa comunità montana in favore della più snella associazione Barbagia, è presupposto ineludibile per garantire la credibilità delle istituzioni locali». Nel concludere l'incontro, al quale hanno partecipato i vertici provinciali delle forze dell'ordine, il prefetto D'Antuono ha rassicurato i sindaci sul fatto «che la prefettura ha le porte aperte a tutti, nel senso che la struttura è a disposizione per qualsiasi problema dovrebbe sorgere nei comuni dell'Unione Barbagia». Un passo importante per portare le istituzioni nel territorio.
FONTE UNIONESARDA.IT MICHELE ARBAU