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Legge Gelmini, scuole chiuse gią dal 30 novembre prossimo
30 ottobre 2008 alle 08:33:00 IT - OLLOLAI 2008

OLLOLAI. Non saranno sufficienti i contributi di mille euro per ogni bambino nato, offerti dall’amministrazione comunale per vincere lo spopolamento. La mannaia del decreto Gelmini taglierà anche le scuole elementari e medie di Ollolai. Dove non si possono garantire i numeri degli alunni voluti dalla legge 137.



Che debbono essere non inferiori ai cento per ogni presidio scolastico. Pena la soppressione con trasferimento nel paese vicino. Certo Maria Stella Gelmini non è venuta a conoscenza degli sforzi compiuti dall’amministrazione locale per incentivare le nascita e la permanenza delle giovani coppie nel paese. La legge “è uguale per tutti”. Anche per la capitale della Barbagia dove solo 40 alunni frequentano la scuola elementare (tre classi e una plutriclasse) e 35 la scuola media. E per questo motivo il decreto impone la loro chiusura. Pare dal prossimo 30 novembre. Che fare? Il sindaco Efisio Arbau non ha potuto far altro che riunire i genitori, il preside e gli insegnanti della scuola primaria e secondaria del paese e discutere sul problema all’interno di una riunione del consiglio comunale, aperta a tutti, che si terrà martedì, 4 novembre, alle 19, nel centro civico “Leanda”. Innanzittutto verranno chieste le deroghe previste per i comuni montani, quale quello di Ollolai, posto a 900 metri. In seconda ipotesi si confiderà sul riconoscimento dell’incostituzionalità del decreto Gelmini nell’ambito delle regioni a statuto speciale.
Per il momento, però si dovrà prendere atto dell’incombente minaccia di chiusura delle scuole. “Come già discusso con alcuni di voi - scrive il sindaco di Ollolai, nella lettera d’invito alla riunione - il governo Berlusconi chiuderà la nostra scuola con la conversione in legge del decreto Gelmini. Si tratta di una semplice operazione contabile di fare cassa con le risorse finanziarie sino ad ora investite per l’attività scolastica. È del tutto evidente - prosegue la lettera del sindaco - che si tratta di un’operazione inacettabile che deve vederci uniti nel rivendicare il diritto del presidio scolastico nel nostro paese. A riguardo - conclude Efisio Arbau - vi rendo noto che, come Unione Comuni Barbagia, stiamo predisponendo un piano alternativo alla chiusura con lo studio di modalità di gestione intercomunale dei presidi scolastici”.

FONTE G.M.SEDDA LANUOVASARDEGNA.IT

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