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È durato meno di mezza giornata il nuovo presidente del Bim Taloro Franco Moro. L’imprenditore sughericolo, eletto martedì con un colpo di mano «da maestri» di centrodestra e arbaiani, è stato sfiduciato mercoledì mattina.
E ora, dovrà riconvocare l’assemblea che procederà a una nuova elezione. Ago della bilancia della elezione-sfiducia è stato il comune di Fonni. Che martedì, con un delegato del sindaco Coinu, ha fatto «saltare il tavolo», mandando sotto il centrosinistra che appoggiava il sindaco di Austis Lucia Chessa Gallisai, e permettendo l’elezione del 47enne amministratore di Ovodda. E mercoledì, dopo che Coinu ha rimosso il delegato «infedele», ha cambiato rotta appoggiando la sfiducia.
Una elezione ad alta tensione, ancora attraversata dalle scorie delle scorse provinciali. Che hanno ridisegnato la geografia del Bim Taloro, il consorzio che si occupa della gestione dei fondi del sovracanone erogati dall’Enel, derivanti dalla produzione di energia nel lago artificiale di Gusana. Dei tredici comuni rappresentati 7 sono di centrosinistra (Mamoiada, Teti, Tiana, Austis, Gavoi, Fonni e Olzai), quattro di centrodestra (Desulo, Orgosolo, Tonata e Ovodda) e due della «Base» (Ollolai e Lodine).
Una maggioranza risicata, soprattutto ora che «il ribelle» Efisio Arbau ha dimostrato di essere pronto ad accordi col centrodestra per mandare sotto l’«area Pd». E che il centrosinistra proverà a blindare chiedendo al «ballerino» Fonni l’elezione di un consigliere «al di sopra di ogni sospetto».
GIOVANNI BUA
FONTE: NUOVASARDEGNA.IT
