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Una coop per gli allevatori
08 febbraio 2008 alle 11:29:00 IT - OLLOLAI 2008

Il sogno è sempre stato quello dell'associazionismo. La realtà è però un'altra e cioè che in Barbagia e nel mondo pastorale in particolare ci si scontra con una propensione al camminare in solitaria.



Ma a volte si cambia o si è costretti a farlo. E i pastori, nella morsa delle industrie casearie, lo sanno bene. Cosi ieri si è cercato di invertire questa marcia e si è iniziato a pensare insieme.

 Lo storico avvenimento si è consumato a Gavoi, alla presenza dell'assessore regionale all'Agricoltura Francesco Foddis. L'idea è venuta a un gruppo di pastori barbaricini che per «superare il cartello dell'industria casearia e divincolarsi dai baroni del latte» (per usare le parole di Priamo Cottu, di Ollolai), hanno pensato che la via di uscita fosse quella di costituire una cooperativa ed entrare a far parte di una organizzazione di produttori.

Da qui l'incontro di ieri con l'assessore regionale, che è servito per avere un supporto tecnico e politico. «Bisogna fare sistema e aggregare le forze - ha sostenuto senza giri di parole un soddisfatto Foddis, da sempre paladino dell'associazionismo - solo così si può essere competitivi in questo mercato. L'alternativa è la strada che state percorrendo oggi, che vi sta portando all'estinzione». L'idea dei pastori è quella di dar vita a una cooperativa in cui si riesca non solo a vendere il latte ed eventualmente anche il formaggio, ma anche per comprare i mangimi e concimi. Una strada tutt'altro che facile sulla quale però i pastori sono pronti a scommettere il loro riscatto. «Siamo a un bivio - era il commento comune degli allevatori - ho superiamo questi nostri limiti atavici o rientriamo a casa».

Ma la presenza dell'assessore in Barbagia non si è limitata solamente all'incontro con i pastori. In programma c'era anche un riunione allargata agli amministratori dell'Unione dei comuni Barbagia, in cui Francesco Foddis, avvalendosi anche del supporto dei propri collaboratori, ha illustrato il nuovo piano di sviluppo rurale 2007-20013, che ha recentemente superato a pieni voti il giudizio della Commissione europea: «Con la nuova programmazione agricola - ha sostenuto in apertura dei lavori il presidente dell'Unione Salvatore Lai - si apre per le nostre comunità a economia prevalentemente pastorale un'occasione importante, che non bisogna farsi sfuggire».
MICHELE ARBAU

fonte unionesarda.it

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